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Il Foro di Livio

Reperti di storia di Forlì raccolti e raccontati da Umberto Pasqui

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Un furto "chirurgico"

Scritto da Umberto Pasqui in data settembre 12, 2025

cronache ravaldino risorgimento teatro

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8 settembre: Forlì allo sbando

Scritto da Umberto Pasqui in data settembre 05, 2025

seconda guerra mondiale

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Il pugno del sottocuoco

Scritto da Umberto Pasqui in data agosto 29, 2025

borgo san pietro cronache donne risorgimento schiavonia

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Il capriccio del Generale

Scritto da Umberto Pasqui in data agosto 08, 2025

famiglie nobili risorgimento teatro

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Girano voci sul medico condotto

Scritto da Umberto Pasqui in data agosto 01, 2025

borgo san pietro risorgimento

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Nel nome della Bella Italiana

Scritto da Umberto Pasqui in data luglio 25, 2025

donne schiavonia

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Presidia e Roderico

Scritto da Umberto Pasqui in data luglio 18, 2025

donne ordelaffi storia antica teatro

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Festa al tramonto

Scritto da Umberto Pasqui in data luglio 11, 2025

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L'uomo del secolo dopo

Scritto da Umberto Pasqui in data luglio 04, 2025

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Con rombo fortissimo

Scritto da Umberto Pasqui in data giugno 27, 2025

cronache famiglie nobili teatro

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La tomba che non parla

Scritto da Umberto Pasqui in data giugno 20, 2025

artisti chiese schiavonia teatro

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Alla scuola dei poveri

Scritto da Umberto Pasqui in data giugno 13, 2025

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La voce del regime

Scritto da Umberto Pasqui in data giugno 06, 2025

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Il pugno del sottocuoco

A fine estate, si riporta un elenco di fatti di cronaca della Forlì del 1859. Aggressioni, insulti per strada, tresche e percosse. Ecco un po’ di Forlì che si preparava a entrare nel Regno di Sardegna 1859: anno di transizione, che vedrà, proprio nei mesi più caldi, i passi definitivi per l’innesto del Regno di Sardegna dopo aver dichiarato, ai primi di settembre, ufficialmente terminato il potere temporale dei Papi da queste parti. Le Forze dell’ordine – e questa è storia minuta – anche a ridosso del cambio di gestione hanno continuato a raccogliere reclami e denunce della popolazione. Qui si dà un breve estratto delle voci e delle lamentele della gente comune, voci che raccontano drammi di miseria e di violenza e raccontano dal basso una città che si stava preparando a un passaggio storico importante. Dal Suffragio al pugilato 7 febbraio. Era circa mezzogiorno quando la moglie del conte Pietro Mangelli “insieme a due piccole creature”, dopo aver “ascoltata la messa nella chi...

8 settembre: Forlì allo sbando

La radio annuncia l’armistizio, la città romagnola si riversa in strada tra campane a festa. Poi ordini confusi, panico e occupazione tedesca “Forlì conta oramai 80 mila abitanti e vi si odono innumerevoli dialetti; è la città più cosmopolita della regione e quella che annovera il maggior numero di impiegati forestieri negli enti locali. Ciò non si riscontra in Ravenna e Faenza, specie per quanto si riferisce ai municipi. Il numero accresciuto è anche in ragione dei rimpatriati e sfollati, bene accolti e assistiti gli ultimi secondo la tradizione: l’ospitalità forlivese, lo spirito di altruismo in antico giunse al punto che nel Trecento i cittadini invitarono ad abitare Forlì i fuggiaschi colpiti dalla peste”. Questo è il ritratto che Antonio Mambelli fa di Forlì nel suo “Diario degli avvenimenti in Forlì e Romagna dal 1939 al 1945”, e l’avvenimento che si stava preparando all’indomani era il fatidico 8 settembre 1943. Infatti, si legge: “Alle 18.30 circa, diffusa la notizia dell'...

Un furto "chirurgico"

Il professor Santarelli, principe degli ostetrici: una disavventura e tante soddisfazioni per il medico forlivese La Polizia Provinciale della Legazione di Forlì, nella primavera del 1832, osservava che “le rapine, i furti ed anche le aggressioni si vanno giornalmente aumentando, lacché in particolar modo è da attribuirsi alla miseria generale, ed al numero eccessivo degli oziosi, e malviventi di che abbonda ogni più piccolo paese della Provincia”. A conferma del fenomeno – sebbene con istanze piuttosto diverse - la cronaca che si desume dai bollettini politici del tempo riporta un fatto che riguardò un noto medico ormai dimenticato. Infatti, il 20 maggio di quel 1832, “sulle prime ore pomeridiane”, il “signor Professore dottor Giovanni Geremé Santarelli Medico e Chirurgo”, colse l’occasione di una bella domenica primaverile per fare una gita “per diporto alla vicina Terra del Sole nello Stato Toscano”. Partì dunque dalla “di lui vasta abitazione confinante in prossimità alle mura urba...

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I testi e le immagini sono di Umberto Pasqui